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giovedì 28 aprile 2016

LET ME GUIDE YOU IN THE PURPLE RAIN



Era lo scorso 21 aprile. Ero in Sala, aspettavo l'inizio del l'adunanza facendo vedere le foto del parto di Sissi quando Arianna mi videochiama. Brutto segnale. Lo sa che il giovedì sera sono occupatissima. Doveva essere successo qualcosa. Accetto la chiamata. Compare il volto della mia sorellina scioccato. Biascica qualcosa, ma non capisco. C'è sempre tanto rumore prima dell'inizio di ogni adunanza, sembra che non ci vediamo da una vita invece sono passati solo due giorni. Mi sposto in bagno "Cosa è successo, stai bene?", le chiedo.
"È morto Prince!"


Aveo 10 anni quando i miei genitori mi hanno sradicata dalla mia bella Milano per portarmi a vivere a Cinisello. Mi arrabbio molto quando qualcuno parla male di quella che adesso è la mia città perchè è di fatto estremamente viva e piena di cose belle, ma ai tempi ricordo che non la sopportavo. Non conoscevo niente e nessuno. L'unica cosa bella di quel trasloco fu che in camera mi piazzarono una bellissima televisione (una sorta di catafalco a dire il vero). Mi si aprì un mondo perchè non dovendo più combattere con mio padre per il telecomando potevo lasciare dove volevo. E fu lì che scoprì Videomusic, l'antenata di MTV. Ai tempi anche queste reti televisive erano serie, c'erano programmi pomeridiani dedicate alle biografie dei cantanti. Insomma, ci si faceva una cultura fra un video e l'altro.


Già ai tempi i colori mi attiravano e fra i tanti video del momento che mi piacevano c'era Alphabet Street di Prince: praticamente uno sfondo nero con tante lettere colorate che ballavano su una strada di note musicali. Ecco. Per me Prince nasceva lì. Tutto il resto me lo avrebbe fatto conoscere la mia curiosità.


Lui mi piaceva da matti. Lo trovavo estremamente sexy. Anche se a dire il vero ad 11 anni non sapevo cosa significasse. Mi piaceva il modo in cui si muoveva e mi piaceva il modo in cui cantava.
Era un Funcky che mi contagiava, nonostante io non fossi molto diversa da quella che sono ora e cioè  disinvolta e sciolta quanto un manico di scopa.


Ai tempi i soldini delle mie paghette li spendevo tutti al Disco Fire, il negozio di dischi sotto casa. Compravo un sacco di musica. Pian piano mi sono costruita un piccolo tesoretto e Prince mi incuriosiva tanto. Non sapevo nulla di inglese e quindi erano le sonorità ad ammaliarmi e non i testi. Ma sono sempre stata ribelle nei gusti, non escludo che lo avrei comprato pur capendo le sue parole...


Ho iniziato a tradurre le sue canzoni dopo avere scoperto  Purple Rain.... ehhh gente.
Genio. Principe. Folletto. 
Santa Pace... l'avete mai ascoltata live? Io due volte. Ed ho pianto sempre! ...  solenne, romantica, con un trasporto chitarristico lirico e hendrixiano da paura,  con  la conclusione orchestrale che la dilata per ben oltre nove minuti.
E' ESTASI POP allo stato puro.

questa è una foto che mi hanno scattato la sera del primo concerto di prince a cui ho assistito. Sguardo sognante e maglioncino viola;)
Scoprire che Prince nella vita privata aveva fatto scelte uguali alle mie mi ci ha fatto affezionare ancora di più. Accidenti se è vero che la Parola di Dio è in grado di penetrare in fondo e di cambiare il cuore delle persone... Al secondo concerto eravamo entrambi fratelli, che meraviglia di serata. Mancava soltanto la mia Ariannina e poi sarebbe stata una serata perfetta.
A novembre girava voce di un nuovo tour europeo per questo autunno. Ci speravo tanto. Questa volta ci avrei portato anche Arianna...


E quindi non c'era alternativa. Questa tag, questo Remember the Now doveva essere per lui.


Eh si caro il mioTim, oggi passi in secondo piano. Ed è giusto così.



Grazie a tutti per essere passati di qua

K&H
M!R